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Empatico = Ricco

Empatico = Ricco

Empatico = Ricco

La primavera è arrivata, con un giorno di anticipo e quello che stiamo per vivere è il primo weekend di tepore (si spera). Che ne dici di sfruttarlo in modo produttivo senza sforzo?

Si lo so, dico sempre che non esiste la bacchetta magica e che si deve far fatica e non ho cambiato idea: sposto solo la prospettiva cambiando la cosa sulla quale far fatica. Ti piacerà!

Oggi parliamo di te, e di quello che è assolutamente indispensabile per tessere relazioni proficue e durature: l’empatia.

Il grande nemico dell’essere social è la distrazione

Attenzione, ci vuole attenzione, soprattutto per sé stessi perché se le capacità empatiche non sono bilanciate dalla consapevolezza delle proprie esigenze si diventa una sorta di Zelig , personaggio camaleontico nato dalla fantasia di Woody Allen

E poi attenzione all’altro.

Empatia, che parola splendida. Ne parlano tutti, e tutti ti dicono che per vendere, devi essere empatico, per avere relazioni soddisfacenti devi essere empatico, per star bene con te stesso devi essere empatico.

Ma poi nessuno ti dice come fare.

Intendiamoci: tu sei empatico, lo sei da sempre come ogni animale sociale, semplicemente il tempo forse può averti un po’ arrugginito.

Va stimolata un pochino, poco: quel tanto che basta a risvegliare il nostro istinto empatico.

Ecco allora che ti suggerisco come mio solito un paio di stratagemmi pratici e di facile attuazione che portano a grandi risultati in tempi brevi.

Sappiamo tutti quanto il tempo sia prezioso per un freelance, vero?

Il grande nemico dell’essere social è la distrazione

Il grande nemico dell’essere social è la distrazione

  1. Spegni cellulari, tablet e portatili: ci vuole attenzione, ricordi?
  2. Mettiti davanti ad uno specchio, in piedi. Meglio se di quelli che riescono a riflettere la figura intera. Chiudi gli occhi e immagina una situazione molto piacevole, cerca di riviverla mentalmente. Quando hai ritrovato il culmine di quella sensazione passata apri gli occhi e nota i cambiamenti assunti dal tuo corpo: la postura, il colore della pelle, la posizione delle labbra…  Prendine nota, scrivi i cambiamenti che hai notato e lo stato mentale a cui sono associati
  3. Ripeti l’esercizio ma questa volta pensa a un evento passato che ti ha disgustato, o che ti ha innervosito, o intristito. Poi prendine nota.
  4. Esci di casa, fatti un giro, vai a mangiare un gelato in un posto pubblico, possibilmente dove ci siano tanti bambini e nota come siano in grado di esprimere stupore, paura, gioia in modo naturale. Prendi nota di quanto hai visto sui loro volti.
  5. Ora tocca metterti alla prova un po’: guarda le persone di età adulta, squadrale bene dalla testa ai piedi una alla volta e sulla base di quanto hai notato in precedenza, cerca di immedesimarti nel loro stato d’animo: Ti accorgerai immediatamente se hai colto nel segno o se qualcosa ti é sfuggito.

Ti sarà sufficiente farlo 5 o 6 volte, giusto il tempo di gustarti il tuo gelato e avrai risvegliato quell’istinto naturale con cui tutti nascono.

L’hai visto nei bimbi, giusto? Ecco sarà semplice e naturale anche per te avvertire le emozioni e le esigenze dell’altro, anche se estraneo.

Empatico = Ricco… interessa?

Fatti un giro, osserva la gente e traine beneficio, e sviluppa la tua capacità empatica, perché un freelance empatico vende meglio, e se vende meglio guadagna di più.

E ti lancio una sfida: Dietro ad un blog c’è sempre una persona, ma si può rendere empatico un blog?

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