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Fallo quando non ti serve

Fallo quando non ti serve

Perché hai smesso di scrivere? Perché hai mollato il blog?

Non mollare il tuo blog: rappresenta il tuo capitale di riserva

Un blog è un’estensione dei tuoi profili social.

Sul blog c’è una parte di te, più approfondita, articolata e completa di quanto si possa trasmettere con un profilo social.

Se Twitter, Facebook, Linkedin (e così via) sono un fantastico modo per intessere relazioni a distanza e ottimi canali per traghettare parte di queste relazioni verso una pagina web, se sono opportunità di conversazione e sappiamo tutti che i mercati sono conversazioni, il blog è qualcosa di differente.

Il blog è il tuo pensiero, la tua essenza, il tuo modo di dare contenuti

Non semplicemente un diffusore di contenuti, ma il tuo modo di farlo.

E il blog crea la tua autorevolezza.

Ti fa conoscere, ti fa apprezzare o detestare, permette agli altri di entrare in contatto con una parte di te che è un misto tra passione, professionalità, competenze e carattere.

Ecco perché non devi mollarlo.

Troppe sono le persone che ho conosciuto tramite la rete, di cui ho apprezzato i contenuti che selezionavano ed ancora di più i contenuti che creavano e rendevano disponibili tramite un blog.

Alcuni di loro erano e restano persone assolutamente straordinarie e preparatissime.

Gente che ha capacità da vendere e che nel tempo ha acquisito una tale autorevolezza, da aver trovato un posto fisso, o incarichi di spessore e di ampio respiro.

Bene, sono felicissimo per loro, ma ora che non hanno più bisogno hanno mollato questa risorsa.

Hanno smesso di far vedere quanto sono bravi, hanno smesso di farsi conoscere.

I mercati mutano alla velocità della luce

E con essi mutano gli attori del mercato e le opportunità.

Chi ti ha conosciuto ieri continuerà ad avere stima di te, ma chi si affaccia oggi non sa chi tu sia.

Forse adesso non ti serve e hai troppo da fare per lavorare sulla tua immagine quanto facevi prima.

Stai bene così: il lavoro procede spedito, finanziariamente sei più sereno.

E poi hai la consapevolezza che in caso di necessità sai cosa e come fare per promuovere te stesso.

Tutto vero, legittimo, ma in sostanza sei un’azienda che ha smesso di fare pubblicità.

E quando smetti di fare pubblicità il tuo marchio, lentamente, scompare.

Ricostruire quando ne hai bisogno, con le bollette da pagare, il  mutuo, le rate dell’auto, quando hai il fiato sul collo e hai fretta, diventa molto più faticoso.

Quando sei rilassato, le cose vengono meglio

Diventa più semplice muoversi quando non ne hai bisogno. Puoi prenderti tutto il tempo necessario per impostare una strategia, valutare la concorrenza ed il mercato.

Puoi sceglierti gli strumenti migliori e se hai necessità di affidare a qualcuno un compito, hai tutto il tempo per valutare il professionista più adatto.

La fretta è una cattiva consigliera

Quando si ha fretta spesso si sbaglia o si fanno le cose a metà, o comunque non bene quanto si sarebbe potuto fare.

Per questo consiglio sempre, indipendentemente dal settore in cui ci si muove, di pensare ad altro nel momento in cui non se ne ha bisogno, perché prima o poi il mercato muterà e quanto diamo per scontato oggi, domani probabilmente non ci sarà più.

Questo vale tanto per una grande azienda, quanto per un piccolo artigiano e ancora di più per i freelance, che possono promuoversi con costi irrisori e migliorare la percezione che la rete ha di loro semplicemente continuando a creare contenuti.

Personalmente ho scoperto il valore del un blog negli ultimi mesi: mi è stato sufficiente ricominciare a scrivere e in meno di 60 giorni ho ricevuto una quantità di richieste che non avrei immaginato e che per buona parte non posso soddisfare per mancanza di tempo.

E io sono piccolo, non sono un influencer e il mio blog non è certo ottimizzato per i motori di ricerca, ma sto facendo una cosa utile, senza averne bisogno.

Con calma: ho tutto il tempo per cambiare template, scegliere un logo, studiare il target… ho tempo.

Mi ripeto: i mercati sono conversazioni, e la rete è conversazione.

Un blog è approfondire un concetto e un buon modo per dar respiro a quelle conversazioni.

Ecco perché ritengo che alcuni stiano sbagliando a mollare il proprio blog.

Preoccuparsi significa occuparsi prima.

Ecco: pre-occupati adesso.

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