Impossibile… Quante volte senti questa parola? O meglio quante volte pronunci questa parola?
Perché? Soprattutto, perché la pronunci?
A qualunque cosa tu ti riferisca, sicuro che sia impossibile?
Impossibile, ovvero possibile + im …
I’m, possible
I’m, I Can, … possible!
Ci hai mai pensato?
Tempo fa un amico al mio esortarlo a prendere in mano la situazione quando si trova in gruppo esordì con un “ma io non sono così spigliato”.
Ah, ok, e: non puoi diventarlo?
E vale per tutto.
Non sei così: simpatico, educato, affabile, gentile, esperto di, disponibile, preparato…?
La mia domanda resta: “E non puoi diventarlo?”
Si dice che chi pone un limite a quanto può fare, sta ponendo un limite a quanto farà.
Partire dal presupposto che qualcosa non si possa fare ha la conseguenza immediata di non fare.
A me dissero che non si può stare sulla rete senza avere tutti i social network presidiati, senza un piano editoriale per il blog e senza un sito megagalattico.
Mi dicevano
- è impossibile raccogliere risultati che non siano briciole
- è impossibile gestire un blog se non hai un copywriter alle spalle che ti corregga
- è impossibile guadagnare dalla rete senza una sana strategia social
Potrei continuare parecchio, e in parte posso anche essere d’accordo. Può essere complicato avere grossi risultati se non disponi di grafica professionale, scrittura creativa, copywriter capaci, un logo decente, un ottimo social manager, un seo con i fiocchi….
Eppure io con il mio piccolo account twitter, un blog su csm wp e una chiara idea in testa di ciò che volevo, ho raccolto grandissime soddisfazioni (umanamente parlando) e parecchie gratificazioni personali.
Insomma: monetizzo parecchio da tanto tempo, direi da quasi un anno e so per certo che sto monetizzando più di tanti professionisti della rete.
Certo l’idea di fare cose differenti c’è, ho aperto anche profili e pagine sugli altri social, ma non ho instagram, foursquare, slide show e parecchi altri, e comunque seguo molto poco, quasi niente tutti i miei “nuovi” canali. (mi intriga pinterest che snobbavo)
So bene che si può fare molto di più, che potrei avere molto di più ed ho in progetto di appoggiarmi a seri e capaci professionisti per avere un sito vero, una strategia di marketing e quant’altro, e ho molta voglia di dedicare del tempo (che per ora non ho) ai profili e le pagine social, ma intanto, lasciando le cose così come stanno, continuo a raccogliere moltissimo.
Era impossibile, eppure a me succede il contrario. Succede che è possibile. Forse perché il mio usare la rete non è mai stato finalizzato al “vendere un servizio”, né al farmi pubblicità: Era, ed è tuttora, un canale di interazione, di confronto e la voglia di dare (gratuitamente) qualcosa di mio che conosco bene.
Non ho mai creato un piano editoriale per il blog, ed in effetti i primi mesi era un pochino confuso, poi ho scelto su cosa puntare ed ho agito di conseguenza. E per me, pur sapendo che i numeri sono relativamente piccoli, è una fonte inesauribile di crescita e opportunità.
Impossibile mi dicevano.
Possibile, ti dico. E possibile anche tante altre cose, qualunque sia il campo in cui giochi.
Possibile se hai un chiaro obiettivo e un buon motivo per darti da fare.
Impossibile se non sai come, punto.
Ora dopo averti raccontato dell’impossibile, ti auguro una buona giornata, non farti prendere dalle temperature finta estate che poi vien freddo verso sera e se hai voglia di lasciarmi un commento mi fai felice… se condividi anche di più.
E venerdì parliamo di vendita pratica, con una chicca gustosa
Ciao Andrea, ho sempre cercato di non dire impossibile, ho sempre provato a fare, tante volte sbagliando, tante volte gettando la spugna perchè capivo di non essere in grado oppure di non avere le competenze necessarie per dare il meglio. Non siamo più così giovani perciò anche tu ci sarai passato, per arrivare dove siamo non è stato tutto rose, fiori e mandolini, se adesso ti puoi godere un po’ di tranquillità è perchè per un po’ di tempo ti sei fatto un discreto sederino proprio per non dire “è impossibile” e dimostrare il contrario. Si torna sempre da capo, per ottenere devi dare, è una legge universale.
Ma c’è da sputare sangue Monica, per ottenere. Sempre. Non c’è nulla di regalato. Devi sempre dare qualcosa, principalmente determinazione e fatica. Tanta fatica!
Dovrei stamparli, i tuoi post!
:D! Grazie Marty!
Essere—>fare—>avere—-=i’m possible! Come ha detto Maysoon zayid a TED:) “My name is Maysoon Zayid, and if I can can, you can can !”. Grazie Andrea! Sei sempre di grande ispirazione e capiti sempre nelle giornate giuste:) che poteri hai?
Magia!
grazie Erika!
Da quando seguo il tuo blog mi hai dato una grande fiducia in me stesso e nelle mie capacità, oltre ad essermi una fonte d’ispirazione.
Grazie, sul serio
Grazie a te Francesco. Questo è il motivo per cui scrivo. Grazie!
Mi colpisce come i tuoi articoli siano così calzanti nelle mie giornate. Il valore della semplicità. Io l’ho un po’ perso per strada. Mi sono fatta persuadere dall’impossibilità delle cose, annullando anche un po’ l’unicità della mia persona.. l’unicità che ogni persona racchiude in sé e su cui bisogna faccia leva. Hai ragione. Nessuno può dirci impossibile! E nessuno dovrebbe dirlo a se stesso! Pensavo ad Einstein: dislessico, non particolarmente brillante a scuola, eppure tra i più grandi scienziati del mondo. Il trucco è il tuo: avere un obiettivo chiaro davanti e fare. Senza l’azione non si va da nessuna parte. Già. Fare, fare, fare. Grazie. Sei stato uno spunto importante! Importantissimo.
Impossibile è una parola che risuona dentro, forse originata dai “non puoi” con cui si cresce.
Bisogna solo cercare di far capire al bambino che è in noi che siamo diventati grandi e che “si può” …anche grazie a chi come te mette a disposizione il proprio sapere in rete !:)
Niente, i tuoi post mi gasano sempre. Grazie!
Vado, ho una mission I’m possible da portare a termine
Buona giornata!
Grazie Federica! Vai allora, e vinci la sfida!